Gli hacker che avevano ingannato il Touch ID ci riprovano: bastano le foto del dito

Giuseppe Tripodi
Giuseppe Tripodi Tech Master
Gli hacker che avevano ingannato il Touch ID ci riprovano: bastano le foto del dito

Il Touch ID presente sugli ultimi dispositivi Apple può servire per sbloccare il dispositivo, ma anche per abilitare acquisti di beni digitali e non solo, grazie ad Apple Pay. Purtroppo, nonostante gli innumerevoli film che ci hanno portato a credere il contrario, neanche le impronte digitali sono a prova di furto.

Un gruppo di hacker lo scorso anno era stato in grado di ingannare il Touch ID di Apple replicando un'impronta su una piccola protesi di lattice: quest'anno gli stessi hanno fatto di più, dimostrando che bastano solo un paio di normali foto del dito per aggirare i sistemi di sicurezza basati sul riconoscimento delle impronte digitali.

LEGGI ANCHE: iPhone potrebbe diventare ancora più sicuro grazie a nuovi brevetti sul TouchID

Per dimostrarlo, durante la 31esima convention del Chaos Computer Club, usando l'SDK della VeriFinger e foto da varie angolazioni del dito, il gruppo di hacker è stato in grado di ricreare digitalmente l'impronta di Ursula von der Leyen, Ministro della Difesa tedesco.

Ovviamente questo non implica che i sistemi basati sul riconoscimento di impronte siano improvvisamente diventati inutili e no, non è necessario che andiate continuamente in giro con i guanti per evitare che qualcuno vi faccia foto alle dita, ma dimostra come non esiste un sistema di sicurezza completamente sicuro che non possa essere aggirato.