AfterShokz Trekz Titanium, cuffie a conduzione ossea, la recensione

Giuseppe Tripodi
Giuseppe Tripodi Tech Master

Cuffie a conduzione ossea: a che punto siamo? Rappresentano davvero un'alternativa alle classiche auricolari o sono ancora un prodotto troppo di nicchia? Abbiamo testato le AfterShokz Trekz Titanium e proviamo a fare il punto della situazione.

PRO

  • Comode e salde, anche durante gli allenamenti
  • Certificazione IP55
  • Effetto WOW assicurato

CONTRO

  • Qualità audio non al pari delle cuffie classiche
  • Prezzo non irrisorio
  • Possibili, piccoli fastidi se utilizzate troppo a lungo

Confezione

Nella confezione non troverete ovviamente gommini o altro a cui siete abituati con le canoniche auricolari, ma è comunque presente una buona dotazione: oltre le cuffie, è incluso un sacchetto dove riporle dopo l'utilizzo, il cavetto USB-microUSB per ricaricarle, dei adattatori aggiuntivi per chi ha la testa particolarmente piccola (anche se non sappiamo proprio chi potrebbe averne bisogno!) e dei tappi per le orecchie in silicone (per bloccare eventualmente i rumori esterni).

Costruzione e Comodità

Chiariamo da subito una cosa: gli AfterShokz Trekz Titanium non sostituiranno le vostre normali cuffie o auricolari, ma andranno ad affiancarsi a queste ultime per utilizzi particolari. Queste cuffie a conduzione ossea, infatti, sono l'ideale per chi vuole ascoltare musica o podcast ma ha comunque bisogno di ascoltare l'ambiente circostante: il massimo, insomma, per chi usa la bici in città e non dovrebbe isolarsi completamente dal traffico, chi va a correre e così via.

Per chi non sapesse come funziona la conduzione ossea, consigliamo di vedere il buon video esplicativo realizzato da AfterShokz: in sostanza, le vibrazioni che conducono il suono non passano dal normale condotto uditivo ma vengono trasmesse tramite le ossa del cranio.

Fatte queste doverose premesse, passiamo al sodo: la qualità costruttiva è davvero molto buona, l'archetto in gomma si flette molto facilmente e permette di adattare ed indossare le cuffie senza difficoltà. Inoltre, le Trekz Titanium resistono a schizzi e polvere grazie alla certificazione IP55, che fa in modo che non dobbiate preoccuparvi particolarmente del sudore.

Le cuffie sono poi piuttosto leggere (36 grammi) e, una volta posizionate in testa, vi dimenticherete di averle (o quasi): le Trekz Titanium rimangono saldamente ancorate e non si spostano, nonostante il movimento.

Il quasi tra parentesi nel paragrafo su si riferisce ad eventuali fastidi che potreste provare indossandole: è vero che non si spostano, ma è pur vero che per trasmettere il suono esercitano una pressione continua (seppur leggera) che, alla lunga, può stancare. Intendiamoci: vanno benissimo per andare a correre e non baderete di certo a questo dettaglio ma, ad esempio, non sono riuscito a tenerle addosso per tutta la giornata lavorativa e dopo 4 o 5 ore (in cui la carica ha retto egregiamente) sono tornato alle classiche auricolari.

Inoltre, probabilmente non sono indicate se portate caschi integrali o altro che vi comprime sulla testa.

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Concludiamo ricordando che le AfterShokz Trekz Titanium hanno due microfoni integrati (con cui rispondere alle chiamate) e tre tasti con cui si eseguono tutte le operazioni. Di questi, quello laterale sinistro (Play/Pausa, cambio canzone, risposta alle chiamate, messaggi vocali) è decisamente comodo, mentre i due tasti per il volume (che servono anche a cambiare le impostazioni dell'equalizzatore, se premuti insieme) sono più scomodi, in quanto si trovano nella parte inferiore dell'archetto.

Qualità

Parlare di qualità in questo caso non è facile, perché le cuffie a conduzione ossea si comportano ovviamente in modo diverso rispetto agli auricolari tradizionali. Diciamo subito che la qualità audio non è comparabile a quella delle classiche cuffie: il suono è più ovattato e, in generale, la sensazione è di ascoltare la musica da una fonte esterna, quindi con bassi e alti più attutiti rispetto a quando si indossano cuffie auricolari o a padiglione.

Il volume massimo è abbastanza alto da essere percepibile in qualsiasi contesto e va benissimo per gli usi più comuni, ma in luoghi particolarmente rumorosi (ad esempio in metropolitana o, in generale, dove la gente vi urla addosso) sarà meglio avere a portata di mano i tappi per le orecchie (comunque inclusi nella confezione).

In generale, anche per usi domestici, tenete presente che ovviamente la qualità migliora tappando le orecchie (ma a questo punto sarebbero meglio delle in-ear di buona qualità).

L'autonomia dichiarata è di 6 ore: noi le abbiamo utilizzate per più di 4 ore senza problemi, lasciandole con una carica residua su medium: insomma, è improbabile che queste cuffie vi lascino senza musica (inoltre, è possibile utilizzarle anche mentre sono in carica, se avete un cavo abbastanza lungo!).

Prezzo

Il prezzo sul sito ufficiale è di 129,95$ escluse tasse e spedizioni: il modello azzurro testato da noi si trova su Amazon a 135€, con piccole variazioni di costo a seconda del colore.

Non è una spesa irrisoria per delle cuffie, ma considerando che si tratta di un dispositivo "di nicchia" il prezzo è adeguato alla qualità generale offerta.

Giudizio Finale

AfterShokz Trekz Titanium

Le AfterShokz Trekz Titanium non sono cuffie per tutti, ma sono una delle migliori soluzioni per chi vuole ascoltare la musica senza isolarsi dall'ambiente circostante (ideali per allenamenti all'aperto e bici); il prezzo non è bassissimo, ma adeguato per un prodotto innovativo come le cuffie a conduzione ossea.

Sommario

Confezione 8.0

Costruzione e Comodità 8.0

Qualità 7.5

Prezzo 7.5

Voto finale

AfterShokz Trekz Titanium

Pro

  • Comode e salde, anche durante gli allenamenti
  • Certificazione IP55
  • Effetto WOW assicurato

Contro

  • Qualità audio non al pari delle cuffie classiche
  • Prezzo non irrisorio
  • Possibili, piccoli fastidi se utilizzate troppo a lungo

Giuseppe Tripodi
Giuseppe Tripodi Sono soprattutto una persona curiosa: mi piace imparare cose nuove e spiegare quel che so. Quindi scusatemi per gli articoli così lunghi. Spesso mi isolo dal mondo con grosse cuffie in testa, a leggere su un ebook reader o ascoltare un podcast, ma ho un cane di nome Dubbio che mi mantiene vigile e mi trascina al parco un paio di volte al giorno.