Fastweb: dal 2018 si torna alla fatturazione ogni 30 giorni, su fisso e mobile

Giuseppe Tripodi
Giuseppe Tripodi Tech Master
Fastweb: dal 2018 si torna alla fatturazione ogni 30 giorni, su fisso e mobile

Buone notizie per i clienti Fastweb, che con l'anno nuovo potranno riprendere a pagare le proprie offerte ogni 30 giorni, e non ogni 28 come avviene adesso. Lo ha annunciato il CEO della società Alberto Calcagno in un'intervista pubblicata su Il Sole 24 Ore: l'amministratore delegato ha comunicato la volontà di tornare alla normale fatturazione mensile, come ordinato da AGCOM, volendo precisare che Fastweb è stata l'ultima compagnia ad adeguarsi alle quattro settimane, che erano divenute da tempo uno standard per gli operatori della concorrenza.

Nell'intervista Calcagno si augura che si torni tutti alla tariffazione mensile, ma non solo per la rete fissa, ma anche per quella mobile, dove il pagamento ogni 28 giorni è più tollerato. Inoltre, Calcagno ha sottolineato come il legislatore dovrebbe chiedere maggiore trasparenza non solo sulla tariffazione, ma anche sui servizi aggiuntivi a pagamento e ha annunciato che il 20 novembre verranno aggiunti altri contenuti alle offerte Fastweb Mobile.

Niente come prima, ma alla fine Agcom ha avviato un procedimento anche contro di voi, oltre che per Tim, Vodafone e Wind Tre, per la fatturazione a 28 giorni.

Siamo stati costretti, obtorto collo, ad adeguarci perché gli altri operatori erano già partiti da tempo e i clienti non avevano possibilità di comparare. Siamo stati gli ultimi. Abbiamo già comunicato ad Agcom che ci adegueremo prima possibile, ma ormai con il nuovo anno.

Ma non sarebbe stato meglio evitare e distinguersi?

Ripeto: siamo stati gli ultimi e ci siamo adeguati allo standard di mercato. La cosa importante però, ora, è che se si vuole tornare indietro sui 28 giorni, che lo si faccia per il fisso e le offerte ibride, come ci viene richiesto, ma anche per il mobile puro dove invece i 28 giorni sono consentiti. Altrimenti ci sarà una discriminazione sul mercato per operatori come noi. Però c'è anche un altro tema sul quale il legislatore dovrebbe concentrarsi.

Quale?

È stato calcolato in un miliardo di euro il costo per i clienti della fatturazione a 28 giorni. Ma non si ragiona invece sui 2 miliardi di euro di “costi occulti”, con i servizi ancillari a pagamento.

Considerando che il mercato mobile e fisso delle famiglie vale 21 miliardi di euro, il 15% dei ricavi degli operatori viene da balzelli impropri. A questo punto sarebbe giusto che il legislatore intervenisse per chiedere maggiore trasparenza: l'offerta al cliente deve essere espressa comprendendo tutti i servizi. Esattamente come facciamo noi.

Per leggere il resto delle dichiarazioni di Calcagno, vi rimandiamo all'intervista completa su Il Sole 24 Ore.

Via: MVNONews