Editoriale: di iPhone X e le altre novità di Apple

Nicola Ligas
Nicola Ligas Tech Master
Editoriale: di iPhone X e le altre novità di Apple

L'evento Apple del 12 settembre 2017 è stato senz'altro uno di quelli che hanno segnato un'epoca. Il lancio di iPhone 8 e soprattutto di iPhone X segna una svolta importante per l'azienda di Cupertino, che probabilmente non mancherà di avere ripercussioni anche sul mondo Android. Ecco quindi come ciascuno di noi in redazione ha vissuto questo momento storico, e cosa pensiamo a caldo dei nuovi Apple e della nuova Apple.

Emozione o tensione?

Tutto inizia all'insegna di lui: Steve Jobs. Non poteva essere altrimenti, perché la location dell'evento è il teatro che ne porta il nome e perché l'innovazione che Apple si prepara ad annunciare è di quelle che a Steve sarebbero piaciute. O almeno così ci dicono.

Nonostante le ottime premesse quindi, qualcosa è mancata ieri sera sul palco. Gli eventi Apple sono solitamente una magistrale esecuzione d'orchestra, per di più condotti con la scioltezza di chi riesce a bere un bicchiere di Coca-Cola frizzante senza battere ciglio.

Ieri invece ho percepito più tensione che emozione. C'erano meno "you are gonna love it" e più "this and that". Phil Schiller è stato molto sbrigativo nel presentare gli iPhone 8, si capiva chiaramente che ci sarebbe stato un one more thing, e la gaffe di Craig Federighi con il Face ID (che sia colpa sua o meno) è solo un'altra prova di come l'orchestra ieri non abbia suonato all'unisono.

Personalmente ho sempre sostenuto che iPhone X fosse bellissimo, ma vedendolo dal vivo non mi ha convinto del tutto. L'enorme barra nera in alto, cui sono stati in parte costretti per sopperire alla mancanza del touch ID, non è stata integrata nell'interfaccia come avrei creduto, ovvero "annerendo" anche gli spazi ai lati, anziché lasciarli liberi per i contenuti. Guardando video, foto, ma anche nelle normali app colorate, quella striscia nera è un pungo in un occhio. E poi potremmo dire che il Face ID non sarà mai comodo quanto il touch, che costa troppo, che tutte quelle swipe gesture vanno contro la semplicità e l'intuitività che Apple ha sempre predicato, ecc.

ecc. Non è questo il problema, quanto il fatto che Apple non mi ha convinto del contrario, mentre convincere il pubblico è ciò che le è sempre riuscito meglio.

Nicola Ligas

Arrivare primi è sempre più difficile

Era il 2007 quando Steve Jobs rivoluzionava il mondo della tecnologia consumer svelando il primo iPhone. A dieci anni di distanza sembra ormai impossibile rivivere la magia di quei momenti, vuoi perché rumor e notizie finiscono col rendere vano (almeno per gli appassionati) l'effetto sorpresa vuoi perché ormai la concorrenza è spietata ed più che attrezzata per tenere testa al colosso di Cupertino.

Stando alle parole di Tim Cook iPhone X è una nuova pietra miliare di importanza paragonabile al primo iPhone, ma difficilmente la cosa sarà vista così dagli utenti. Di borderless ne circolano già molti e questa volta Apple è stata battuta sui tempi, anche dalla concorrenza diretta come Samsung, LG Xiaomi.

Tra l'altro i valori aggiunti di iPhone X rispetto a quanto già visto su altri smartphone non vanno molto oltre a quelli legati al sistema operativo/software (e no, le animoji non valgono) o comunque abbandonano un po' il concetto di semplicità e minimalismo Apple; provate a spiegare ai vostri parenti scanner IR e coprocessori basati su reti neurali.

L'innovazione vera e propria è ovviamente sempre più difficile da portare sulla dimensione consumer.

Comunque iPhone X è senz'altro un bel terminale - sentimenti contrastanti sulla fotocamera verticale e che sembra davvero sporgente - con sufficiente personalità da creare un nuovo linea evolutiva nell'ecosistema Apple. Ad ogni modo che Apple non sia disposta a rischiare fino in fondo (e come biasimarla) ce lo ricorda il lancio di iPhone 8 ed 8 Plus che, anche alla luce dei quasi 1.200€ necessari per iPhone X, indubbiamente troveranno il favore di tantissimi utenti.

Cosimo Alfredo Pina Lari

Novità? Quali novità?

Andiamo in ordine. Apple Watch di terza generazione: la novità più importante, ovvero il modello dotato di SIM, non arriverà in Italia, e sinceramente l'interesse nei confronti di uno smartwatch che telefona, almeno nel mio caso, è pari a zero. Su Apple TV 4K mi sono espresso anche nella diretta Facebook di ieri sera: se proprio devo acquistare un film in digitale, l'idea che sia disponibile in 4K HDR non mi dispiace affatto, anzi.

Sì perché i formati digitali in 4K saranno acquistabili allo stesso prezzo di prima, e una tale mossa non era affatto scontata. Al momento poi un lettore Blu-ray 4K costa più di una Apple TV 4K (a meno di non acquistare una Xbox One S), e viste le tante altre funzionalità che vanta (servizi di streaming, giochi e così via) potrebbe dimostrarsi un acquisto ancora più goloso di prima.

Su iPhone 8 e 8 Plus c'è poco da dire. Il titolo provocatorio che abbiamo utilizzato ieri, "per chi non potrà permettersi iPhone X", non è troppo distante dalla realtà. Rimane il fatto che i prezzi sono comunque piuttosto elevati (si parte da 949€ per il modello Plus) e le novità, sulla carta, non sono poi così tante da giustificare un eventuale passaggio da iPhone 7 a iPhone 8.

Veniamo quindi al pezzo forte della serata: iPhone X.

Ricarica wireless, riconoscimento facciale, schermo borderless (o quasi), realtà aumentata, tutte tecnologie già viste, talvolta in altri ambiti (il riconoscimento facciale di iPhone X è effettivamente ben più complesso di quanto si possa pensare), talvolta, anzi, nella maggior parte dei casi, in altri smartphone già in commercio. Come se non bastasse una delle novità di maggior rilievo ha "failato duramente" proprio nel bel mezzo della presentazione. Buona parte della presentazione poi è stata spesa sulle Animoji, emoji che si animano grazie ai movimenti del volto dell'utilizzatore. Come ha detto Nicola nel suo intervento, il soffermarsi sulle emoji animate ci ha mostrato il lato umano dell'azienda, forse anche quello più infantile, visto che di fatto gli smartphone sono dispositivi anche con scopo di intrattenimento. D'altro canto però ha reso la presentazione meno seria, meno impostata, quasi come se la vera novità della serata non fosse altro che l'ennesimo iPhone le cui innovazioni derivano esclusivamente dall'evoluzione del mercato, e non tanto da qualche intuizione geniale come ai bei tempi di Steve.

Sì, è vero, questa nostalgia di Steve avrebbe anche rotto le scatole: sui social non si sente dire altro (il tweet di Trump è ovviamente il livello più basso raggiunto), ma un fondo di verità c'è.

In definitiva quindi sono più "emozionato" (un termine volutamente esagerato) per Apple TV 4K che per il nuovo iPhone X. Sono una brutta persona? Non capisco niente di tecnologia? Forse, ma 1.189€ per uno smartphone, per quanto bello e funzionale che sia, difficilmente li spenderò, ma in futuro, quando ci saranno vere novità, sarò ben felice di essere smentito.

Lorenzo Delli

Eh signora mia, non ci sono più gli iPhone di un tempo

Oggi siamo di nuovo qui a discutere del fatto che Apple da quando non c'è più Steve Jobs non è più la Apple di una volta. È vero, è indubbio, ma è anche difficile sapere cosa sarebbe oggi Apple se Steve Jobs ci fosse ancora e chissà, magari Tim Cook sta comunque facendo meglio di quanto avrebbe fatto lui.

Chissà. Quello che sappiamo è che quello che abbiamo visto ieri è molto interessante, dimostra un cambiamento di rotta da parte di Apple e dimostra ancora una volta che non è più la stessa Apple. Il segno più distintivo di questo cambiamento è sicuramente l'aver abbracciato lo standard Qi per la ricarica senza fili, che permetterà ad iPhone di diventare istantaneamente compatibile con i caricatori senza fili che moltissime aziende hanno già installato in moltissimi dispositivi o negozi. Dimostra come Apple abbia tardato troppo su alcune innovazioni e su come si sia dovuta adeguare agli standard già imposti dal mercato, cosa che anni fa non avrebbe fatto, immettendo sul mercato un nuovo standard di ricarica wireless e costringendo tutti ad adeguarsi.

Un altro esempio è la presenza di uno schermo su iPhone X che copre praticamente per intero la sua superficie frontale. È sicuramente il trend del momento, ma non solo. L'idea di ridurre le cornici dei propri smartphone in favore di schermo sempre più grandi senza aumentare troppo le dimensioni dei telefoni è in circolazione ormai da anni, ben prima dell'avvento di Xiaomi Mi Mix o Samsung Galaxy S8.

In ogni caso la storia si ripete: il telefono di Apple è ancora oggi sinonimo di smartphone e l'arrivare in ritardo non si dimostrerà probabilmente un handicap e anzi costringerà anche chi ancora non si era adeguato a farlo. Vedremo quindi una esplosione di schermi senza bordi (se ci pensate bene aziende come Huawei, HTC o Motorola ancora non si erano adeguate) e una esplosione di caricatori senza fili.

Non voglio invece commentare l'assenza di Touch ID e voglio dare fiducia che possa essere il progetto à la Apple che funziona meglio di quanto si possa pensare. Chissà se si dimostrerà una speranza vana. Non sono invece convinto della Apple TV 4K, visto che si basa sull'acquisto di contenuti digitali, pratica che secondo me andrà a scomparire. Dubbi sull'Apple Watch che telefona. Come gestiranno i gestori la eSIM per l'orologio? Quanto durerà l'autonomia? Perché telefonare mentre si pagaia?

Emanuele Cisotti

Posso avere un iPhone 9?

Dopo aver scritto per mesi di iPhone X, attendevo la presentazione di ieri come una sorta di miraggio: il fantastico giorno in cui finalmente Apple avrebbe svelato al mondo la sua Verità.

Non mentirò, quindi, fingendo che mi sia interessato particolarmente di Apple Watch 3 (tanto la versione LTE non arriva in Italia), di Apple TV 4K o di iPhone 8 e 8 Plus (anzi, quasi nessun numero intero è stato più S di questo): io volevo solo iPhone X e non nego che al One more thing di Tim ero quasi emozionato.

Purtroppo, però, l'emozione è finita lì. Sarà che si sapeva letteralmente tutto, sarà che la presentazione sarebbe potuta essere molto più accattivante, sarà quel che volete, ma mentre Craig Federighi faceva il verso del pollo, io ho iniziato a prestare meno attenzione per scrivere l'articolo con tutte le informazioni che già avevo appuntato. Non fraintendetemi: sono sinceramente incuriosito dal Face ID e le Animoji mi sembrano pure una trovata carina ma, nonostante Apple avesse per le mani l'iPhone più innovativo degli ultimi 10 anni (di gran lunga), è mancato il cosiddetto effetto wow.

Mi domando come avremmo accolto la presentazione se non avessimo già conosciuto ogni singola specifica tecnica del dispositivo ma, come si suol dire, con i se non si fa la storia e questo è quel che abbiamo. Un iPhone 8 che migliora fotocamera e poco altro e un iPhone X che, per quanto innovativo, è sembrato un po' acerbo e, palesemente, non è ancora pronto per il mercato (3 novembre, davvero)?

Se potessimo fare un salto indietro, io mi accontenterei di un buon iPhone 9 (ma solo se non mi dite nulla prima).

Giuseppe Tripodi