Micro-fori nel display: sarebbe questa la soluzione di Apple per l'iPhone edge-to-edge (foto)

Andrea Centorrino
Andrea Centorrino
Micro-fori nel display: sarebbe questa la soluzione di Apple per l'iPhone edge-to-edge (foto)

Sono in molti a non essere rimasti soddisfatti dalle novità introdotte da Apple con iPhone 7: tanti hanno lamentato un design troppo simile al modello di due anni prima, ma la probabile motivazione di questa scelta è già nota da tempo; in occasione dei 10 anni dal lancio del primo modello, l'iPhone in uscita il prossimo settembre dovrebbe presentare un design rivoluzionario, forse ancora più evoluto rispetto allo Xiaomi Mi Mix. Ma con uno schermo OLED completamente edge-to-edge, come fare con la sensoristica?

Il design comune a tutti gli iPhone finora prodotti prevede due corpose fasce, una inferiore ed una superiore, in cui vengono alloggiati il tasto Home/Touch ID, il sensore di prossimità, la capsula auricolare e la fotocamera frontale. Con uno schermo a coprirle, servono tecnologie particolarmente sofisticate per poter replicare le stesse funzionalità; nel caso della capsula auricolare e della fotocamera, però, al momento non sembra esserci nulla che gli permetta di superare una superficie opaca mantenendo un livello più che accettabile di qualità.

La soluzione, tutt'altro che banale, potrebbero averla rivelata dei nuovi brevetti Apple, di cui trovate alcuni schemi nella galleria a fine articolo: per permettere ai componenti di lavorare, lo schermo sarebbe intervallato da innumerevoli micro-fori (invisibili all'occhio umano) che farebbero passare i segnali audio e luminoso. Indirettamente, i brevetti confermano anche l'impiego di uno schermo OLED, che sappiamo (con tutta probabilità) essere prodotto da Samsung.

Un normale schermo LCD necessita di uno strato continuo atto alla retroilluminazione: in uno OLED, essendo i singoli pixel ad illuminarsi, è possibile sfruttare lo spazio fra di essi per altro (come, per l'appunto, i micro-fori). Non sempre i brevetti si tramutano in implementazioni reali, ma in questo caso, sembra che non ci siano molte altre soluzioni affinché il prossimo iPhone corrisponda alle descrizioni dei (sempre più insistenti) rumor.