WhatsApp ha ucciso gli SMS: questo e altre statistiche sull'Italia nel 2016
Il report di AGCOM mostra l'andamento della situazione italiana nel 2016.È appena iniziato un nuovo anno, ma riguardare indietro al 2016 appena trascorso è un buon modo per comprendere l'andamento della società, dei mercati e delle telecomunicazioni. Per questo motivo, riprendiamo il report Osservazione sulle comunicazioni pubblicato da AGCOM a fine anno.
Partiamo dalla situazione delle linee fisse: stando a quanto rivelato nel comunicato (dati di settembre 2016), Telecom Italia è di gran lunga l'operatore con il maggior numero di accessi (56,2% del mercato) anche se è in calo rispetto a settembre 2015. Nel complesso, infatti, nell'ultimo anno sono diminuiti gli accessi da linee fisse: -120 mila accessi rispetto al 2015. Tuttavia, è interessante notare che Telecom Italia ha perso 540 mila accessi, mentre gli altri operatori (complessivamente) guadagnano 420 mila utenti.
Parlando invece di velocità delle linee fisse, nel corso del 2016 è aumentato di un punto percentuale il numero di connessioni da oltre 30 Mbps e sono cresciute sensibilmente anche le connessioni tra 10 e 30 Mbps.
Passando invece al mobile, TIM e Vodafone sono i due operatori con più utenti (hanno rispettivamente il 30,3% e il 29,2% del mercato), anche se la prima delle due è lievemente in perdita.
Seguono ovviamente Wind e 3 Italia, mentre tra i MVNO Poste Italiane è largamente quello con più clienti.
Passando invece all'utilizzo delle connessioni mobili, stando alla classifica stilata da AGCOM i servizi più utilizzati in Italia appartengono soprattutto a Google, Facebook e Microsoft, tutti stabili nella propria posizione sul podio. Al quarto posto, in crescita, Amazon.
Parlando di applicazioni, secondo AGCOM le app di messaggistica e in particolare WhatsApp hanno cannibalizzato il mercato degli SMS, il cui utilizzo è crollato del 75% negli ultimi 5 anni
La radio più ascoltata, invece, è RTL 102.5, seguita da Radio Deejay e Radio 105.
Tra i tanti altri grafici interessanti che troverete nel report di AGCOM, vale la pena segnalare anche quello che rappresenta le variazioni di prezzi in Europa tra il 2000 e il 2016. Come potete vedere dal grafico, in questi sedici anni in Italia è cresciuto il costo di Quotidiani e periodici e Servizi postali, ma i ricavi di entrambi i settori sono comparabili con quelli del resto d'Europa.
Inoltre, in Italia è diminuito (e anche di molto, considerando il rapporto con gli altri paesi) il costo nella sezione Comunicazioni e TLC - servizi e apparati.
Per tutte le altre informazioni in merito alle variazioni del mercato, vi rimandiamo al link in fonte, con il report completo stilato da AGCOM.