Le vendite di power bank vanno a gonfie vele, indovinate un po' perché?

Lorenzo Delli
Lorenzo Delli Tech Master
Le vendite di power bank vanno a gonfie vele, indovinate un po' perché?

Il fenomeno Pokémon GO non coinvolge solo App Store e Play Store, con decine di milioni di download e decine (anzi, centinaia) di milioni di dollari di entrate grazie agli acquisti in-app, ma anche il mercato degli smartphone e degli accessori correlati.

È altamente probabile che più di un utente abbia cambiato smartphone a seguito del lancio di Pokémon GO, magari vista l'assenza del giroscopio, o magari anche vista l'incompatibilità con l'app dedicata, ma è una delle caratteristiche intrinseche del gioco ad aver influenzato da vicino il mercato dei power bank, ovvero il consumo (smodato) di carica residua.

Almeno negli Stati Uniti infatti, dopo appena due settimane dal lancio del gioco, erano stati venduti 1,2 milioni di power bank, ovvero il 101% in più rispetto allo stesso periodo relativo all'anno precedente. I dati in questione, raccolti dalla società NDP, fanno ovviamente riferimento al suolo statunitense, ma siamo sicuri che in molte altre nazioni del mondo la situazione è la medesima.

Tra i best seller nella sezione elettronica della versione italiana di Amazon compare in quarta posizione un power ban da 10.000 mAh, e con buona probabilità anche i negozi fisici hanno avuto un incremento nelle vendite di questo genere di accessori.

Come se non bastasse, da quanto riportato da Sensor Tower le entrate registrate dagli acquisti in-app di Pokémon GO supererebbero i 200 milioni di dollari, il doppio registrato dal lancio di Clash Royale e da Candy Crush Saga nei loro primi 30 giorni di vita. Una vera e propria impennata nell'utilizzo degli in-app si è avuto con il lancio ufficiale in Giappone. Ah, sul Play Store Pokémon GO ha superato i 100 milioni di download.