Miitomo è davvero la strada giusta per Nintendo? (recensione)

Il primo gioco mobile della società che ci ha tirati fuori dalla crisi videoludica dell’83 non è propriamente un gioco.
Giorgio Palmieri
Giorgio Palmieri
Miitomo è davvero la strada giusta per Nintendo? (recensione)

Il 2016 è l’anno di Nintendo. Il progetto NX è alle porte, l’apertura alle piattaforme mobili sta iniziando a dare i primi frutti, e quest’anno finalmente verrà lanciato il nuovo Zelda, senza poi contare il clamore che sta suscitando Pokémon Go. C’è aria di rivoluzione nella società di Kyoto, specie se si considera anche la nuova opzione Nintendo Account, che va finalmente a svecchiare l’infrastruttura e punta a unificare le varie piattaforme di gioco abbracciate, appunto, dal colosso nipponico, padre del mitico idraulico baffuto. Vedere quindi arrivare sui negozi virtuali un prodotto come Miitomo come primo titolo studiato per mobile da parte di Nintendo, francamente, lascia interdetti, persino un po’ delusi, ma l'azienda sembra avere le idee chiare.

Intrattenimento kitsch

Miitomo non è, per l'appunto, un videogioco, ma una sorta di piattaforma sociale farcita con la personalità dei Mii, gli avatar digitali usati nelle console Nintendo.

Dopo averne creato uno a nostra immagine e somiglianza (almeno in teoria), scegliendo tra una discreta varietà di opzioni, l’app ci lancia in una piccola stanzetta nella quale è possibile rispondere, una volta toccato il nostro alter-ego, a simpatiche domande di ogni tipo, da preferenze e abitudini a pensieri del giorno. Queste poi si piazzeranno sulla bacheca Mii degli amici, aggiunti tramite Facebook, Twitter o persino di persona, che potranno, a loro volta, commentare o mettere un bel “mi piace”.

Se avete avuto la fortuna di provare su 3DS Tomodachi Life, sappiate che questo Miitomo è il suo surrogato. L’esperienza, infatti, gira totalmente attorno alle interazioni tra Mii, le quali si limitano però al solo botta e riposta tra gli amici e il nostro stesso avatar, e si riceve un ammontare di monete variabile a seconda del tipo di azione.

Il denaro (acquisibile anche via in-app purchase) viene utilizzato per acquistare nuovi vestiti utili a personalizzare il proprio alter ego virtuale.

La parte prettamente ludica è dedicata ad un solo minigioco, simile al Pachinko, in cui si sgancia il Mii sulla plancia per guadagnare nuovi cappelli, magliette, costumi e quant'altro. La personalizzazione della propria stanza è del tutto assente, un’importante mancanza in un prodotto che basa la sua offerta sull'impianto social.

Forever alone

Tolta la sorpresa iniziale, data principalmente dall'unicità dell’esperienza su piattaforme mobili e dalle vocine dei Mii degne dei più spassosi sintetizzatori vocali sulla piazza, gli stimoli a lungo termine purtroppo sono ben pochi visti gli scarsi contenuti, e vertono perlopiù sull'acquisizione dei punti platino giornalieri del programma My Nintendo, grazie al quale è possibile ottenere premi, come nuovi contenuti nei giochi e futuri sconti speciali.

Il divertimento viene misurato a seconda della grandezza della vostra lista amici, e in base al modo e alla voglia di rispondere in maniera creativa e personale alle domande poste dall’app. Se presa dal verso giusto, l’esperienza social risulta essere irriverente a prescindere dall'età e dall'attaccamento che avete verso i prodotti dell’azienda di Super Mario.

Purtroppo sono presenti problemi di natura tecnica piuttosto evidenti, da assidui caricamenti regolari a micro scatti fastidiosissimi, talmente noiosi da superare, in termini di tempo, persino le sessioni di gioco effettive.

In ogni caso, al momento c’è davvero troppo poco, ma quel poco è senz'altro interessante, intriso dal delizioso e distinguibile tratto Nintendo. Solo il tempo ci dirà se il supporto da parte del team di sviluppo sarà all'altezza, ma è lampante che questa sia una base sulla quale Nintendo costruirà la sua stabile piattaforma social, probabilmente condivisa con il progetto NX.

Giudizio Finale

La Nintendo Difference fa la sua comparsa su mobile, ma Miitomo non è altro che un banco di prova per la società di Kyoto, un esperimento social privo di particolari acuti che vive o muore a seconda della vostra lista di amici. Vedremo come si evolverà.

PRO CONTRO
  • Il carisma di Nintendo
  • Il servizio My Nintendo
  • Divertente con molti (e i giusti) amici
  • Decisamente basilare
  • Diversi problemi tecnici

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