Assassin's Creed Identity: assassino infame, nascoste son le lame (recensione)

"Che la morte ti dia la pace che cercavi. Requiescat in pace." Si torna in Italia con Assassin's Creed Identity, e questa è la nostra recensione.
Giorgio Palmieri
Giorgio Palmieri
Assassin's Creed Identity: assassino infame, nascoste son le lame (recensione)

Ubisoft ha preso la difficile scelta di non pubblicare un Assassin’s Creed per console quest’anno. A parte la parentesi Chronicles, che racchiude in versione fisica i tre capitoli bidimensionali usciti esclusivamente in digitale, nel 2016 l’unico titolo della saga degli assassini che avremo il piacere di provare è Identity, progetto per dispositivi mobili al quale la società ha lavorato per molto tempo prima di rilasciarlo, nato dalla collaborazione con lo studio Blue Byte. Se questi anni sono serviti a confezionare un’esperienza degna di essere vissuta? È giunto il momento di scoprirlo.

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Assassin’s Creed Identity abbandona la struttura open world tipica della serie per abbracciare una più canonica impalcatura a livelli.

Assassin's Creed (16)

Il giocatore può però muoversi all’interno di ambientazioni abbastanza grandi da garantire una certa dose di libertà, sebbene il gameplay sia del tutto basato sul completamento di un singolo compito per volta che, in media, può essere svolto in una manciata di minuti circa.

Il sistema di controllo è il frutto di un lavoro che unisce i comandi virtuali a schermo con l’ausilio di gesture. Il movimento del personaggio, infatti, è gestito principalmente tramite gli stick analogici virtuali, ma potrete comunque fare affidamento al puntamento diretto per raggiungere determinati posti in maniera automatica. Il risultato, seppur con singhiozzi, vanta comunque un successo nella maggior parte delle occasioni, e permette di effettuare le operazioni di scalata e uccisione con una certa disinvoltura, aiutate poi da icone e traiettorie che facilitano l’esecuzione.

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Parlando più nello specifico della cornice di gioco, Identity non può contare su personaggi carismatici come Ezio o Altair, in quanto il titolo è praticamente privo di una trama e di un protagonista vero e proprio: la prima, infatti, è solo un pretesto (più che accettabile e approfondito con documenti scritti) per incollare le dieci missioni della campagna tra loro, mentre il personaggio è un fantoccio che è possibile personalizzare non solo nell’aspetto, ma anche nella classe.

Assassini si nasce. O si diventa

Sono quattro le specializzazioni selezionabili (Guerriero, Lama oscura, Re degli inganni e Ladro) e le differenze tra una e l’altra sono praticamente irrisorie, così come tutta la componente GDR.

Se da una parte le abilità attive e passive si presentano come una gradita aggiunta dal sapore fin troppo accessorio ai fini del gameplay, l’acquisizione del nuovo equipaggiamento non è molto stimolante. Purtroppo quest’ultima non è supportata da cambiamenti estetici, affidata invece a costumi molto rari, e l’ottenimento è lento e laborioso, con un menù di forgiatura del tutto simile agli hack and slash mobile, che vi invita a fondere oggetti su oggetti per ottenerne di nuovi, un piccolo paradiso per gli amanti del grinding più estremo.

Per quanto riguarda le missioni, gli scopi sono praticamente gli stessi presenti nelle secondarie dei vari capitoli di Assassin’s Creed: scorte, uccisioni, pedinamenti e un altro paio di modalità che funzionano alla stessa maniera delle prime, senza stravolgere più di tanto i canoni della serie.

Il problema principale di tutti questi compiti è l'intelligenza artificiale, che definire arcaica è davvero poco, sia dei passanti (davvero poveri nelle reazioni) che dei nemici.

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Sebbene riescano a divertire, le situazioni che si vengono a creare sono veramente elementari, a partire dai combattimenti, legnosi e dominati dal button-smashing, fino ad arrivare alla componente stealth appena abbozzata.

Nulla è reale, tutto è a pagamento

Tuttavia, vedere la formula di Assassin’s Creed riproposta sulle piattaforme mobili è comunque un’esperienza unica nel suo genere, a tratti persino impressionante, specie se si considera il comparto grafico e stilistico.

Le tre ambientazioni, Firenze, Monteriggioni e Roma, sebbene limitate, sono davvero ben fatte, soprattutto negli scorci cittadini. Fatta eccezione per un paio di perdite di frame tollerabili e qualche episodio sporadico di impuntamento, Assassin’s Creed Identiy è semplicemente uno dei titoli visivamente più belli presenti sul mercato smartphone e tablet. Peccato per le frequenti compenetrazioni durante i combattimenti, che purtroppo rovinano momenti altrimenti spettacolari.

Inoltre, l’offerta contenutistica vanta una buona longevità, alimentata dalla modalità Contratti, un menù che genera costantemente missioni casuali garantendo un flusso di ricompense sia al personaggio che al sistema di progressione pieno di contenuti, purtroppo lievemente influenzato da meccaniche dal sapore freemium. Quest'ultima fatica di Ubisoft, infatti, non sposa il free-to-play e viene venduta al prezzo di 4,99€ con tanto di acquisti in-app connessione a internet costante, richiesta per motivi non ben precisati.

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Tuttavia, il titolo può essere assaporato nella sua interezza senza dover sborsare ulteriori soldi, ma l’economia di gioco è chiaramente influenzata dalle micro-transazioni visti i costi esagerati di alcune opzioni, tra le quali spiccano progetti di forgiatura e potenziamenti consumabili. Concludiamo sottolineando il completo supporto al gamepad, feature sempre molto gradita, seppur accessoria.

Giudizio Finale

Assassin’s Creed Identity vive in una polarizzazione che non gli permette di avere una sua precisa identità. L’esperienza per smartphone e tablet di Ubisoft è forgiata in un calderone nel quale non tutti gli ingredienti sanno di qualcosa.

C’è molto lavoro da fare, ma l’esperimento in parte funziona e a tratti esalta: premiamo l'ambizione e la volontà di portare la serie nell'ambiente mobile così come è stata concepita su console, ma i grattacapi sono fin troppi per superare la soglia, onorevole, del discreto.

PRO CONTRO
  • Sistema di controllo funzionale...
  • Longevo e unico su mobile...
  • Comparto tecnico solido...
  • Assassin's Creed miniaturizzato
  • Struttura perfetta per il gaming su smartphone
  • ... seppur non sempre affidabile
  • ... ma ancora acerbo in molti lati
  • ... peccato per le frequenti compenetrazioni
  • Componente GDR poco incisiva
  • Acquisti in-app e connessione costante

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