Adventure Capitalist: i soldi fanno la felicità? (recensione)

Non importa se sei nero o bianco. L’unico colore che conta davvero è il verde. Ecco la nostra recensione di Adventure Capitalist.
Giorgio Palmieri
Giorgio Palmieri
Adventure Capitalist: i soldi fanno la felicità? (recensione)

Dalla nascita della moneta sono passati secoli di storia, ai quali colleghiamo numerosi fenomeni economici di una certa valenza, dalla creazione del mercato all'istituzione della figura del mercante, fino ad arrivare alla teoria del capitalismo, a cui viene affibbiata una moltitudine di significati a seconda dei diversi periodi storici. Alla base, però, rimane l'accumulo irrefrenabile di denaro, tanto, tantissimo denaro, e proprio un piccolo videogioco si diverte a scimmiottare questo processo malsano: scopriamo insieme Adventure Capitalist.

Karl Marx disapproves

Adventure Capitalist vorrebbe essere un simulatore di quel sistema economico che più ha fatto discutere filosofi ed economisti nel corso degli anni, ma in realtà appartiene al genere degli idle game (come Clicker Heroes), quella tipologia di esperienza che, più o meno letteralmente, si gioca da sola.

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Del resto, accumulare sempre più soldi di professione è un’attività assuefacente e compulsiva, quindi il genere, in teoria, calza certamente a pennello, quasi a voler parodiare il capitalismo, e con lui i giocatori di questo piccolo “gioco”, se così vogliamo chiamarlo.

In termini di gameplay, Adventure Capitalist è una curva costante nella quale si guardano solo i numeri crescere. Sebbene sia un idle game, nel gioco si clicca (o tocca, vista la piattaforma) molto poco: d’altronde non sarete voi a vestire i panni dei lavoratori. Si inizia con un chiosco di limonata, che produce un paio di dollari al secondo, per poi passare agli investimenti per l’acquisto di ulteriori catene commerciali, che vanno dalla produzione di pizze e ciambelle a pellicole cinematografiche e petrolio.

Il denaro costa troppo

Tutto è gestito tramite tocco sulla relativa icona, che poi andrà sostituito dai manager, i quali automatizzeranno ogni procedura di guadagno, riducendo il gameplay ai soli collocamenti di denaro per incrementare gli introiti ottenuti nel tempo, proprio perché verrete ricompensati anche a gioco chiuso: una volta riaperto, una comoda schermata riassuntiva riporterà i soldi ottenuti durante la vostra assenza.

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I profitti poi possono essere incrementati ulteriormente tramite i potenziamenti, che di fatto li duplicano o triplicano, oppure potreste decidere di ripartire da zero con una moderata quantità di Angeli Investitori in base alle ricchezze ottenute, che supporteranno la vostra campagna socio-economica scambiandoli con speciali manager utili a sbloccare altri upgrade che, guarda caso, aumentano gli introiti.

Parlando invece della cornice estetica, l’interfaccia è ben costruita e abbastanza intuitiva, ma visivamente l’insieme è davvero poco ispirato, senza guizzi accattivanti né colpi di genio parodistici (a parte qualche rarissimo caso), un’occasione sprecata vista l’unicità dell’incipit, che speriamo venga ripreso per la creazione di qualcosa di più stimolante.

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Piccola nota finale: il gioco è ovviamente gratuito ma presenta gli acquisti in-app, ma parliamoci chiaro: c'è davvero qualcuno che spende soldi reali per accelerare un progresso che, praticamente, non ha una fine?

Giudizio Finale

Adventure Capitalist non porta nulla di nuovo al genere, e vive solo del fortunato sposalizio nel quale si crogiola insieme allo smartphone, piattaforma perfetta per questa tipologia di gioco, che rapisce il giocatore e gli instilla una dolciastra dose di dipendenza. Prima o poi, però, realizzerà di aver perso tanto tempo, e sembrerebbe che quello sia il reale scopo del titolo: prenderti in giro in un perenne limbo tanto paradossale quanto inutile.

PRO CONTRO
  • L'incipit è geniale
  • Giocabile in portrait o landscape
  • È il solito idle game
  • Una perdita di tempo. Letteralmente