Il 3D Touch non sarà solo Peek and Pop

Giuseppe Tripodi
Giuseppe Tripodi Tech Master
Il 3D Touch non sarà solo Peek and Pop

Se avete acquistato un iPhone 6s / 6s Plus, avrete sicuramente passato i primi giorni a vantarvi con chiunque delle potenzialità del 3D Touch. Non mentite, sappiamo che l'avete fatto. E via di Peek and Pop per mostrare anteprime delle foto prima di aprirle, shortcut di alcune funzioni direttamente dalla home screen e... cos'altro?

Effettivamente, per molti utenti l'interesse del 3D Touch è notevolmente calato dopo i primi tempi: e questo non perché non sia integrato nelle app (anzi, sono moltissimi i grandi nomi che hanno già introdotto il supporto), ma perché ancora non ci sono molte integrazioni intelligenti, che vadano oltre il Peek and Pop e poco altro.

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Tuttavia, l'impiego del 3D Touch è destinato a crescere e ci sono già alcuni software che dimostrano le potenzialità di questa tecnologia.

Ad esempio il gioco Bandit’s Shark Showdown, che ha introdotto il supporto al 3D Touch, è parte di un esperimento condotto dal neuroscienziato e neurologo John Krakauer, del quale anche il The New Yorker si è recentemente occupato. Krakauer vuole utilizzare il gioco per aiutare i pazienti che hanno avuto un ictus a recuperare l'utilizzo delle mani: in questo titolo, infatti, dobbiamo utilizzare la pressione sul display per regolare la forza e la velocità del delfino che controlliamo. Ovviamente, applicando una pressione maggiore, riduciamo la capacità di movimento della mano: per questo motivo, Krakauer ritiene che un gioco che necessita un giusto equilibrio tra i due fattori, potrebbe aiutare i pazienti riguadagnare il controllo sui propri arti.

Bandit’s Shark Showdown, illustrazione di Bryan Christie

Bandit’s Shark Showdown, illustrazione di Bryan Christie

Altri esempi di utilizzo intelligente del 3D Touch si possono trovare nell'ambito delle app artistiche e musicali: in Procreatepixe e Pixelmator ad una maggiore pressione corrisponde un tratto più deciso, mentre nel software musicale iMaschine 2 possiamo modificare il tono di una nota tramite il 3D Touch.

Anche Apple introdurrà presto il supporto a questa tecnologia in Garage Band, dove sarà possibile simulare tastiere polifoniche aftertouch.

Infine, ovviamente anche i giochi hanno iniziato ad utilizzare al meglio il display della mela: in Breakneck, ad esempio, tramite il 3D Touch è possibile controllare con maggiore precisione l'aircraft che stiamo guidando.

Insomma, anche se le implementazioni possono ancora migliorare, il 3D Touch offre tantissime potenzialità che vanno ben oltre quelle suggerite da Apple: se davvero nei prossimi anni si imporrà come uno standard sugli smartphone, siamo certi che gli sviluppatori sapranno offrirci un utilizzo sempre migliore di questa tecnologia.

Via: The Verge