L'Università di Cambridge studia nuove batterie litio-ossigeno, efficienti e stabili

Massimo Maiorano
Massimo Maiorano
L'Università di Cambridge studia nuove batterie litio-ossigeno, efficienti e stabili

Il settore batterie è in continuo formento, con nuove tecnologie basate su polistirolo, carta e funghi Champignon, e nuovi metodi di ricarica che promettono tanto ma che, purtroppo, necessitano di ulteriore sviluppo.

Ad aumentare il numero di addetti ai lavori troviamo alcuni ricercatori della Università di Cambridge, i quali hanno studiato una nuova cella litio-ossigeno, più stabile e per il 90% più efficiente dei precedenti tentativi, e con possibilità di essere ricaricata ben 2000 volte. Gli elettrodi utilizzati sono stati realizzati in grafene, un materiale poroso che unito al litio è in grado di abbassare la differenza di "voltaggio" tra carica e scarica fino a 0.2 volt, rendendo il tutto molto efficiente, almeno dal punto di vista teorico.

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Lo studio ha comunque gettato solo le basi per qualcosa di tangibile, e che forse vedremo tra una decina di anni.

Resta infatti da eliminare l'importante problema relativo alle fibre di litio ma anche ad altri composti presenti nell'aria intorno alla batteria, i quali possono accumularsi agli elettrodi con conseguente corto-circuito e, talvolta, vere e proprie esplosioni.