Heroes Reborn Enigma: da serie TV a gioco (recensione)

Dall'omonima serie televisiva arriva Heroes Reborn: Enigma sugli scaffali virtuali del Play Store e App Store. Scopritelo nella nostra recensione.
Giorgio Palmieri
Giorgio Palmieri
Heroes Reborn Enigma: da serie TV a gioco (recensione)

Heroes è rinato. La serie televisiva dei supereroi nata nel 2006 vide chiudersi le porte in faccia nel 2010, anno in cui terminò senza nemmeno ricevere un finale adeguato. Tuttavia, al suo ideatore Tim Kring è stata concessa una seconda possibilità con Heroes Reborn, miniserie TV nel contempo sequel e reboot della saga, dove la narrazione si dipana lungo diversi media, dai fumetti ai videogiochi: scopriamo cosa ha da dire Heroes Reborn: Enigma, tie-in mobile realizzato dalla cinese Phosphor Games.

Supergirl

Heroes (4)

Che abbiate visto o meno un episodio della serie televisiva in questione non fa differenza. La storia narrata in Heroes Reborn: Enigma, in quanto ambientato prima delle vicende delle puntate, è slegata dal filone principale.

Vestirete i panni di Dahlia, una giovane ragazza dotata di incredibili poteri, intrappolata, insieme a sua sorella, in una misteriosa struttura governativa diretta da Trevor Mason, un personaggio a dir poco enigmatico. Quest’ultimo vuole testare la Formula Gemini sulla fanciulla, una sostanza capace, a detta del direttore, di tirar fuori il vero potenziale di Dahlia.

Fatto sta che prima di lei decine e decine di casi hanno fallito la prova, morendo poco dopo aver assunto la formula.

Dobbiamo ammettere che la narrazione ci ha stupito, così come l’interpretazione dei personaggi, di sicuro impatto se si considera la piattaforma di gioco. Le animazioni e le espressioni facciali sono veramente ben fatte, e aiutano le situazioni ad essere più coinvolgenti. Peccato per alcune battute ripetute durante i livelli, un po’ stucchevoli a dirla tutta, però tutto sommato la storia intrattiene e regala dei momenti davvero intriganti.

The cake is a lie

Il gameplay è pressappoco quello proposto da Portal, il puzzle game in prima persona di Valve. Bisogna infatti superare una trentina di livelli utilizzando le abilità di Dahlia, come la telecinesi, il salto temporale e il rallenta tempo per spostare casse e, di conseguenza, attivare interruttori, proprio perché la ragazza è di fatto una sorta di topo da laboratorio.

Le meccaniche sono rudimentali, prive di finezze, con controlli a dir poco macchinosi basati su tap rapidi e prolungati. L’unico guizzo che dona lustro all’esperienza in termini di innovazione è appunto il salto temporale, limitato alla visione di due diverse varianti dello stesso ambiente, che consente di raggiungere punti altrimenti inaccessibili nell'altra dimensione.

I livelli, però, scorrono via che è una bellezza, guidati da una narrazione sempre incalzante, ma anche da un level design in alcuni casi convincente, che costringe il giocatore a spremere le meningi combinando le varie capacità della protagonista. Purtroppo i controlli rendono l’avventura un po’ più frustante del dovuto, un vero peccato considerando la discreta qualità degli enigmi, specie quelli più avanzati.

Heroes Reborn Enigma Screenshot - 3

Graficamente, invece, l’opera di Phosphor Games si difende più che bene, spinta da un Unreal Engine 4 in forma anche su iPad Mini 2 (dispositivo su cui è avvenuta la fase di test) con una buona mole poligonale per quanto riguarda gli ambienti, spogli dato il contesto, ma ben ricreati.

L’aliasing sporca un po’ il quadro generale, ma non ci si può lamentare più di tanto. Ottimo invece il doppiaggio, in inglese con sottotitoli in italiano. Concludiamo con il prezzo del gioco, che è di circa cinque euro senza acquisti in-app, sufficientemente congruo ai valori di produzione.

Giudizio Finale

Scendendo a compromessi con un sistema di controllo deficitario, Heroes Reborn: Enigma si rivela essere un tie-in di buona fattura, contornato da una narrazione efficace. La qualità degli enigmi, complici anche i controlli, si mantiene solo su livelli discreti, non riuscendo ad esprimere la sua reale potenzialità.

PRO CONTRO
  • Ritmo della narrazione
  • Alcuni enigmi sono ben costruiti
  • Graficamente molto buono
  • Sistema di controllo da rivedere
  • Gameplay poco raffinato