Un brevetto Microsoft porta l'autenticazione biometrica ad un nuovo livello

Giuseppe Tripodi
Giuseppe Tripodi Tech Master
Un brevetto Microsoft porta l'autenticazione biometrica ad un nuovo livello

Sblocchiamo il nostro smartphone centinaia di volte ogni giorno e, proprio per questo motivo, è ormai evidente che l'autenticazione biometrica rappresenti il futuro dei login.

Mentre le impronte digitali prendono piede su Android e iOS e si parla sempre più spesso di riconoscimento dell'iride (anche grazie anche a Windows Hello), Microsoft ha brevettato una nuova forma di autenticazione biometrica che si basa sulle gestures.

La user authentication gestures, infatti, non necessita dell'implementazione di particolari sensori, ma si basa su un insieme di fattori per determinare se l'utente che sta provando ad autenticarsi è lo stesso che ha configurato il dispositivo.

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Ad esempio, su smartphone la procedura di profilazione potrebbe consistere nel far posizionare le dita all'utente in quattro specifici punti: memorizzando poi intensità della pressione, distanza tra le dita e angoli che si vengono a formare tra i punti, sarà possibile identificare individualmente l'utente che ha configurato il dispositivo.

Microsoft brevetto autenticazione biometrica smartphone

Allo stesso modo, procedure simili potrebbero essere applicate anche su dispositivi con display più grandi, come tablet o addirittura il Surface Hub, che date le sue dimensioni potrebbe basarsi su un altro tipo di misurazioni (come l'apertura delle braccia).

Come sempre, non sappiamo se e quando questi brevetti si trasformeranno davvero in una tecnologia fruibile per gli utenti, ma riconosciamo che si tratta di un'ottima idea e speriamo nella relativa implementazione.