Dai tempo a Tempo (recensione)

Warchest Limited ripensa totalmente il genere d'azione su piattaforma mobile con Tempo. Il risultato? Non ci ha convinti del tutto.
Giorgio Palmieri
Giorgio Palmieri
Dai tempo a Tempo (recensione)

Il tempo è potente. Sa metterci paura, gioia, dolore. Sa trasmettere emozioni. Comunque sia, siamo certi che avete letto queste parole con la pubblicità del Cono Cinque Stelle Sammontana in testa, ma attenzione, questo non è uno spot: ecco a voi, signore e signori, la recensione di Tempo.

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Ritardatari esclusi

Avete presente cos’è un Quick Time Event? Lo dice la parola stessa: un evento di velocità dove il gioco mette alla prova i riflessi dell’utente chiedendogli, in un particolare istante, di premere un pulsante con il giusto tempismo. La scorsa generazione è stata particolarmente ricca di giochi con QTE, e questa meccanica gode di una reputazione piuttosto altalenante tra i videogiocatori.

Allacciate le cinture dunque: Tempo è un gioco che si basa totalmente (lo ripetiamo, totalmente) sui QTE. Non fatevi ingannare dalle immagini che mostrano soldati, armi e tanto di robusta grafica tridimensionale.

L’unica interazione in-game possibile sarà quella di tappare lo schermo in un peculiare istante all'interno di piccoli livelli su binari che durano circa un minuto.

Ad ogni sessione più accesa (circa tre o quattro in ciascuno stage) corrisponde un QTE, che cambia lievemente in base all’azione eseguita: che sia uno sparo, un’uccisione furtiva, una porta da sfondare o una bomba disinnescata non fa differenza, bisognerà completare l’evento nel minor tempo possibile, tappando forsennatamente o nella circostanza opportuna, secondo ciò che vi imporrà di fare il titolo, con una manciata di secondi come limite.

Purtroppo il gameplay ci è parso fin da subito molto fiacco. Sebbene sia adatto al mobile gaming e alla partita occasionale, la ripetitività ci ha colto fin da subito. Nemmeno la struttura narrativa riesce a risollevare un’esperienza troppo lineare, basata appunto su un’accozzaglia di operazioni militari: l’aspetto incredibile è che l’intera avventura sfoggia il doppiaggio in italiano, un elemento raro nel panorama del gaming su smartphone e tablet.

I dialoghi nella nostra amata lingua, unita ad un ottimo comparto tecnico, alimentato pure da un frame rate costante e delle animazioni ben coreografate, riescono comunque a donare quel tocco in più di immedesimazione, tanto da non averci fatto stancare nell'immediato nonostante la spossatezza nella giocabilità. Peccato che le azioni, dal punto di vista visivo, siano spesso ripetute durante tutta l’avventura, facendogli perdere appeal. Concludiamo con una nota sul prezzo, invitante per giunta, di 1,99€ senza acquisti in-app.

Giudizio Finale

Abbiamo dato del tempo a Tempo, ma purtroppo la sensazione di averne spesso troppo inutilmente è lampante. Un gioco basato completamente sui Quick Time Event ci è sembrata un’idea alla base piuttosto debole che solo un solido comparto narrativo poteva sostenere egregiamente. Non è stato così purtroppo, ma l’impatto visivo, il doppiaggio in italiano e l’originalità dell’esperienza ci hanno indotti a continuare, almeno per qualche sessione. Un titolo non mal concio, ma che lascia indifferenti.

PRO CONTRO
  • Comparto tecnico solido
  • Interamente doppiato in italiano
  • Animazioni inizialmente spettacolari...
  • Interazione minima
  • Gameplay ripetitivo
  • ... ma alla lunga risultano monotone