iPhone 6 (Apple A8): prestazioni di CPU e GPU a confronto con i top di gamma Android

Giuseppe Tripodi
Giuseppe Tripodi Tech Master
iPhone 6 (Apple A8): prestazioni di CPU e GPU a confronto con i top di gamma Android

Qualche settimana fa è stato presentato il nuovo iPhone 6 e, come sempre, insieme all'ultimo smartphone della mela sono arrivate le polemiche online. Quando si parla di Apple, c'è sempre chi è pronto a sbandierare numeri più grandi, nell'intento di vantare specifiche tecniche più alte e, conseguentemente, prestazioni maggiori. In questo approfondimento cercheremo di spiegare qual è la reale situazione dell'Apple A8, l'ultimo system on a chip a 64 bit presentato dall'azienda di Cupertino lo scorso 9 settembre.

ARM e le licenze

Per prima cosa, se siete finiti su questo sito, con ogni probabilità avrete già parlato di architettura ARM: quel che non è detto che sappiate, però, è che l'azienda (ARM Holdings) non produce effettivamente le proprie CPU: vediamo quindi di fare un po' di chiarezza.

Quel che la ARM vende, infatti, non sono dei processori già pronti bensì le licenze per creare CPU. Esistono due tipi di licenze: la prima, detta Core licence, prevede la produzione dell'intero microprocessore secondo le specifiche fornite; l'Architectural licence,invece, licenzia la produzione di CPU che seguano le specifiche dell'architettura ma che possono essere personalizzati dall'azienda.

Quest'ultimo caso è quello di Qualcomm e Apple che, pur seguendo l'instruction set di ARM, realizzano autonomamente i loro processori, personalizzandoli ed ottimizzandoli.

È importante sottolineare questa differenza per comprendere perché, parlando di smartphone Android, le aziende che vogliono lanciare un vero top di gamma decidono spesso di affidarsi ad un processore prodotto da Qualcomm.

64 bit

Per quel che riguarda lo stato dei processori a 64 bit, la situazione pende decisamente a favore di Apple: iPhone 5S è stato il primo smartphone al mondo ad adottare questa tecnologia ed è stato lanciato oltre un anno fa. Il sistema operativo, così come tutte le applicazioni di sistema, è stato riscritto per sfruttare al meglio le potenzialità delle istruzioni a 64 bit e gli sviluppatori stanno avendo il tempo di adattare le loro applicazioni: probabilmente, il prossimo anno l'intera linea di prodotti Apple (inclusi i due modelli di iPad ed eventuali iPod Touch) avrà processori a 64 bit.

Apple Event

Per quel che riguarda il sistema operativo di Google, la situazione è più complessa: Android L sarà la prima versione a supportare l'architettura 64 bit e, sebbene certamente i top di gamma adotteranno presto la nuova tecnologia, ci vorrà più tempo prima che l'intero ecosistema si adatti.

Questo, di conseguenza, porterà ad un ritardo nello sfruttare realmente tutte le potenzialità offerte dai processori a 64 bit.

Velocità di clock e marketing

Il processore montato sull'ultimo A8 di Apple dovrebbe essere un dual core a 1,4 GHz: nonostante rispetto all'anno passato il clock sia aumentato di solo 0,1 Ghz (A7 lo aveva a 1,3 GHz), Apple promette prestazioni fino al 25% superiori. È evidente che questi miglioramenti non derivano tanto dalla velocità di clock in sé, quanto da ulteriori migliorie apportate a Cupertino.

Inoltre, c'è da sottolineare che su Android viene utilizzata come punto di riferimento la velocità di turbo, ossia la massima raggiungibile dal processore; Apple utilizza invece la velocità nominale, ossia quella effettivamente utilizzata per la maggior parte del tempo. È quindi vero che lo Snapdragon 805 arriva fino a 2,7 GHz, ma è altrettanto vero che per la maggior parte del tempo girerà a circa 1,3 GHz, proprio come il Cyclone di Apple.

Interessante, a questo punto, è far notare che ARM, l'azienda che licenzia i processori ad entrambe le aziende, sostiene che l'attuale linea di CPU vada normalmente a circa 1,2 GHz poiché mantenere una velocità superiore per un lungo periodo costituisca un rischio per il processore stesso.

CPU e benchmark

Per valutare la nuova CPU del chip A8 e valutare se le performance riescono effettivamente a superare di valori fino al 25% quelle permesse dal processore di A7, i colleghi di PhoneArena si sono affidati a GeekBench, un software per il benchmark che ha recentemente inserito il supporto per testare adeguatamente i processori 64 bit.

Come si può vedere dalle tabelle in basso, l'iPhone 6 è sensibilmente più veloce nell'elaborazione delle immagini (come testimoniano i valori alla voce Sobel) e nell'esecuzione di alcuni linguaggi di scripting utilizzati per la realizzazione di videogiochi (voce Lua).

 

 

Per quel che riguarda i confronti con i top di gamma Android, i software di benchmark utilizzati sono stati Sunspider e Mozilla Kraken. Ecco i risultati (il punteggio più basso è il migliore):

Sunspider

Mozilla Kraken

GPU e RAM

Per quel che riguarda la GPU, Apple si affida ormai da tempo ad Imagination Technologies: sebbene non sia del tutto sicuro, è molto probabile che il modello montato su Apple A8 sia una PowerVR GX6450, le cui performance sono simili alla Adreno 420 presente su Snapdragon 805.

In termini di RAM, invece, molti sono rimasti delusi dallo scroprire che anche il nuovo Apple 8 utilizza solo 1 GB: probabilmente raddoppiare la memoria sarebbe stata una scelta apprezzata e più lungimirante ma, anche alla luce di come funziona il multitasking su iOS, attualmente lo smartphone non sembra soffrirne.

Conclusioni

Qualora non si fosse ancora intuito, Apple A8 è davvero un ottimo SoC che, nonostante non presenti specifiche rivoluzionarie rispetto l'A7 dello scorso anno, riesce a garantire un significativo incremento delle prestazioni.

La sfida con Android (e Qualcomm!) è agguerrita più che mai e certamente i 64 bit saranno un ottimo campo di battaglia: noi, ovviamente, attendiamo con trepidazione l'attesissimo Snapdragon 810, il nuovo SoC che sarà il punto di riferimento per i top di gamma per gli smartphone di questo 2015. E, come sempre, ci auguriamo che questa incalzante concorrenza continui a lungo, perché a beneficiarne saranno gli utenti che potranno godere di performance migliori e dispositivi ancora più veloci.

Fonte: Phone Arena